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al testo di Serenella Menichetti
Tristezza
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Una grossa medusa, comprime l'anima. La spinge sul fondo. L'appiattisce. L'annienta!
Stanca, senza respiro. L'anima tenta riaffiorar. combatte, si contorce quasi si spezza. In questa impari lotta.
Coi suoi mille tentacoli la medusa l'avvolge. la stringe. La tiene immobile sul fondo.
Urla l'anima! Silenzi di cristallo infranto, spargono con violenza appuntite schegge.
Dolente, sanguina l'anima ferita. Piange fredde lacrime di neve, che il cuore gelano.
Una notte di un inverno che ristagna.
Aspetta l'alba di un'altra primavera
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